Agnés che rideva e mangiava amarene

INCIPIT

Interno di cucina, luce della sera. La radio è accesa, una voce maschile scandisce le previsioni del tempo; pioverà. L'immagine si stringe, l'obbiettivo mette a fuoco un calice di vino bianco, sentinella a guardia di una rubrica del telefono aperta e scarabocchiata. Una voce di donna: «Pascal?... sono Maud... puoi passare? ...è importante... sì... si tratta di Agnès... grazie». Vino bianco, colore pieno, sorsi come endovenosa di coraggio. Potrebbe essere un Gewurztraminer d'Alsace.

  • Editore: Corbo Editore
  • Collana: Isola bianca
  • Anno edizione: 2010
  • Pagine: 211 p., Brossura
  • EAN: 9788896346013

Frutto carnoso e denso, simbolo di estate e libertà, ma anche scrigno che spilla un siero aspro, l'amarena condensa in sé con incastro perfetto il destino dei cammini incrociati di Maud, solitaria padrona di una maison d'hòte nella campagna della Borgogna, di sua figlia Agnès, donna ribelle e tormentata, onnivora di erotismo e corpi che non possono certo riempire le sue voragini esistenziali, e di Cesare Claudio, primo amore giovanile di Maud che a sorpresa ritorna dal passato. Tre le voci che raccontano e si alternano in un coro dove la complicità va rincorsa con affanno, mentre le pagine sondano l'anima dei personaggi in un crescendo di scabrose rivelazioni.

Agnes che rideva e mangiava amarene
Agnes che rideva e mangiava amarene
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